Blog Post
Parquet: Listoni, Listoncini e dilatazione
Listoni e listoncini del parquet vengono talvolta messi in posa accostandoli tra loro al fine di formare diversi disegni che sono di grande effetto. Ma il parquet, essendo un essenza viva, può soffrire di un problema specifico che è quello dell’eccessiva dilatazione.
Parlando di pavimenti particolari, il disegno lo si sceglie prima della messa in posa del parquet e questo è fatto sia da listoncini che da listoni, quando si sceglie un parquet – anche nel caso presenti una specifica decorazione – ciò che occorre fare è valutare prima la tipologia di essenza, il colore, l’ambiente che deve accogliere questa pavimentazione sia dal punto di vista climatico e delle luce sia per quanto riguarda lo stile. Il fattore più importante da considerare comunque è quello inerente i movimenti di assestamento del legno. C’è da sapere, a tal proposito, che il lato più soggetto a variazioni, per quanto riguarda le dimensioni, è quello più corto. Nella messa in posa si deve quindi tener presente questa particolarità, volendo fare un esempio diremmo che in un corridoio stretto e piuttosto lungo, il parquet andrà messo in posa con i lati lunghi paralleli alle pareti più lunghe.
Altro aspetto rilevante già precedntemente accennato, è quello relativo alla luce analizzata dal punto di vista estetico. Le fonti di luce naturale vanno a tangere sulla visione del parquet, se la luce varca gli elementi della pavimentazione nella direzione della lunghezza le venature e le dimensioni del pavimento in legno risulteranno in evidenza. Restando sull’estetica di un parquet un altro aspetto da tenere in considerazione è quello relativo al senso di percorrenza del pavimento rispetto all’apertura dell’uscio di ingresso, l’armonia la si riscontra quando le due direzioni coincidono.
La dilatazione dei pavimento
Sia per quanto riguarda la posa flottante sia per quanto riguarda quella galleggiante quando si parla di pavimenti in legno, che siano MDF, HDF, Truciolato o quant’altro, va tenuto in considerazione un fatto importante legato a questo materiale vivo, la dilatazione. Il parquet è fatto quasi interamente di legno. Questolo rende un prodotto vivo, che può rispondere in maniera dinamica ai cambiamenti di umidità dell’ambiente nel quale viene messo in posa. La prima cosa da tenere in considerazione nella messa in posa è quella di evitarla qualora il fondo pèresenti problemi relativi all’umidità la dilatazione si verifica infatti sulla base del grado di umidità e il successivo rigonfiamento del pannello in fibra di legno è normato da leggi specifiche. Le regole e le normative a seguire:
Normativa EN13329: Rigonfiamento dello spessore
I dati tecnici a seguire vogliono essere illustrativi rispetto al fenomeno del rigonfiamento e sono quelli contemplati dalle attuali Normative sulla materia:
- Per classe di utilizzo 31-AC3 il rigonfiamento deve essere più basso o uguale al 20%
- Per classe di utilizzo 32-AC4 e 33-AC5 il rigonfiamento deve essere più basso o uguale al 18%
Un tipo di pavimentazione in parquet deve poter comprendere degli appositi spazi dilatativi coerenti alla dimensione che ha l’ambiente in cui viene adagiato questo pavimento.
Come viene calcolato lo spazio dilatativo
Come si è visto il pavimento in parquet a seconda del versi ha dilatazioni differenti, il lato corto dei pannelli si amplia e dilata di più rispetto al lato lungo, ciò accade a causa della maggior presenza di giunte. La sensibilità all’umidità e la dinamicità, cambia anche sulla base di questo fattore.
Il posizionamento del lato lungo, tenendo in considerazione questo fattore legato all’umidità e alla flessibilità del parquet, andrà messo nel lato lungo dell’area relativa alla messa in posa. Un altro fattore importante da mettere in atto è quello di separare ogni ambiente dagli altri mantenendo tra tutti questi i medesimi spazi dilatativi.
Lo spazio di dilatazione degli ambienti
A seguire alcune regole da seguire per calcolarlo:
Dilatazione massima consentita per i parquet: 1 mm. x ml. Che equivale ad un millimetro per metro lineare. A questa misura minima va aggiunto il margine dilatativo di sicurezza. Tutti questi fattori da tenere in considerazione, rientrano in gioco rispetto all’eventuale rigonfiamento del pannello. Rispetto a questa specifica caratteristica va detto che dovrebbe essere espressa nei dati tecnici riportati nelle confezioni del prodotto. Qualora non sia esplicitata questa caratteristica va invece controllato il colore del pannello in HDF. Il colore di questi pannelli è il verde e può rigorfiarsi fino al 10% in proporzione inferiore o uguale al 10% per essere precisi.
Il calcolo della tolleranza relativo alla dilatazione
Un altro fattore importante da tenere in considerazione è quello relativo allla tolleranza di dilatazione che si relazione – inevitabilmente – alle dimensioni dell’ambiente ove verrà collocato il parquet. Il calcolo sulla tolleranza viene effettuato moltiplicando il il rigonfiamento del pannello per il lato dell’ambiente in oggetto, a seguire delle schematizzazioni di tale teoria e di tale calcolo:
- Calcolo della tolleranza dilatativa relativo ad un pannello HDF con rigonfiamento del 20% medio o sconosciuto
misura in metri lineari | dilatazione fissa in millimetri | Tolleranza dilatativa | Spazio dilatativo totale in millimetri |
ml 4,00 | 4 | (4x(20%)=8 | 4+8=12 |
ml 5,00 | 5 | (5x(20%)=10 | 5+10=15 |
- Calcolo della tolleranza dilatativarelativo ad un pannello HDF con rigonfiamento del 10% medio
misura in metri lineari | dilatazione fissa in millimetri | Tolleranza dilatativa | Spazio dilatativo totale in millimetri |
ml 4,00 | 4 | 4x(10%)=4 | 4+4=8* |
ml 5,00 | 5 | 5x(10%)=5 | 5+5=10 |
ml 7,00 | 7 | 7(10%)=7 | 7+7=14 |
- Calcolo sulla tolleranza dilatativa relativo ad un pannello HDF con rigonfiamento del 6% medio
misura in metri lineari | dilatazione fissa in millimetri | Tolleranza dilatativa | Spazio dilatativo totale in millimetri |
ml 4,00 | 4 | 4x(6%)=2,4 | 4+2,4=6,4* |
ml 5,00 | 5 | 5x(6%)=3,0 | 5+3=8* |
ml 7,00 | 7 | 7(6%)=4,2 | 7+4,2=11,2 |
ml 9,00 | 9 | 9(6%)=5,4 | 9+5,4=14,4 |
Gli ambienti devono essere sgombri da ostacoli e lineari, in sostanza non devono presentare strettoie e condizioni similari, ciò lo si comprende proprio dagli schemi sopra esposti.
Va ribadito che il materiale con cui viene fatto un parquet è vivo e quindi necessita di uno spazio fisiologico per potersi assestare nella maniera consona, strettoie, particolari angoli e affini possono disturbare questo regolare assestamento ma anche in tali condizioni il parquet può essere installato e messo in posa bastano dei semplici accorgimenti.